TomTom Touch: la recensione del bracciale intelligente

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TomTom Touch: alla scoperta della smartband

Nel corso delle ultime settimane ho avuto modo di provare, per recensirlo, il bracciale intelligente TomTom Touch. Si tratta di una smartband economica con tasto touch (il nome non lascia spazio ad ambiguità), compatibile e collegabile con smartphone dotati di sistema operativo Android e iOS, sui quali è possibile utilizzare l’apposita applicazione TomTom Sports. Andiamo quindi alla scoperta dei vari elementi e delle caratteristiche di TomTom Touch, dei suoi punti forti e di ciò che, invece, l’azienda potrebbe migliorare sui prossimi bracciali intelligenti.

Packaging

Partiamo dalla confezione del dispositivo, che è gradevole ed essenziale. Aprendola troveremo dentro il bracciale in silicone, il cavo microUSB per la ricarica, che è abbastanza corto a dire il vero, e il manuale di avvio rapido. Personalmente avrei usato dei colori più accattivanti nella confezione, anche il nero magari, riunciando a mostrare il prodotto con la plastica trasparente.

Voto: 6.5.

Design e utilizzabilità

Come Visibile dalle immagini in precedenza, il dispositivo è in realtà scomponibile, per esempio per cambiare il bracciale in silicone con uno di un altro colore, e soprattutto per ricaricare TomTom Touch, visto che la porta microUSB rimane nascosta dal bracciale stesso. Al polso, TomTom Touch è abbastanza comodo, il cinturino in silicone si adatta molto bene e non risulta fastidioso, per esempio, mentre ci si veste. Difficilmente si slaccia grazie alla chiusura con due bottoni. Una piccola pecca che ho notato è un leggero attrito con la pelle e conseguente prurito a polso umido, dopo aver lavato i piatti, appena uscito dalla doccia, dopo aver lavato le mani. A tal proposito diciamo che resiste all’acqua in immersione temporanea sino a 1 metro di profondità e per un massimo di 30 minuti, con certificazione IPX7.

Risulta sobrio ed elegante sia con abbigliamento sportivo che più elegante.

Voto: 7.5.

Display

Il display è monocromatico e molto compatto, con risoluzione 128 x 32 pixel. La visualizzazione dello stesso è ottima in qualsiasi condizione di luminosità ambientale, e, come dice il nome stesso, il pannello di TomTom Touch è touchscreen. Può essere riattivato, quando in standby, con la rotazione del polso in senso orario (se indossato al polso sx) o antiorario (se indossato al polso dx), ma purtroppo questa funzionalità è poco funzionante, il giroscopio del dispositivo spesso non riconosce il movimento.

È sufficiente altrimenti utilizzare l’unico tasto presente per “svegliarlo” ed accedere alle varie funzionalità scorrendo verso l’alto o il basso e utilizzando ancora lo stesso tasto scavato nella parte inferiore del dispositivo.

Una importante pecca del dispositivo è la bassa resistenza alle abrasioni. Mi è bastato mettere le mani in tasca con le chiavi di casa dentro per graffiare il display. La resistenza ai graffi dello stesso va, quindi, migliorata, nonostante con un po’ di attenzione questo sia tutto sommato abbastanza solido.

Voto: 6.

Hardware

L’hardware di TomTom Touch è molto semplice, per quello che riguarda le funzionalità utente: cardiofrequenzimetro nella parte inferiore, per la rilevazione e misurazione del battito cardiaco. Presente anche il modulo Bluetooth per il collegamento allo smartphone in modo da sincronizzare i dati raccolti. Essenziale ma efficace e ben funzionante.

Voto: 7.5.

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Fonte immagine: Andrea Careddu

Software

Anche il software è molto semplice ma funzionale. La schermata “home” predefinita è composta da orario e nella parte superiore da un lunotto che facilita il controllo dell’attività svolta in rapporto agli obiettivi stabiliti. Premendo sul tasto in basso a questo lunotto si sostituiscono livello della batteria, data, stato della connessione con lo smartphone. Quando bracciale e smartphone sono connessi via Bluetooth, è possibile ricevere notifiche al polso dallo stesso, relative però purtroppo solo a SMS e chiamate in entrata.

Scorrendo verso l’alto troviamo l’accesso al monitoraggio del proprio battito cardiaco, e, ancora più in alto, l’opzione per attivare il monitoraggio dell’attività fisica (che comunque viene effettuato automaticamente anche in background). Se ci muoviamo verso il basso invece sono presenti numero di passi effettuati durante la giornata, calorie bruciate, distanza percorsa, tempo di attività, ore di sonno (la cui rilevazione avviene in automatico basandosi su frequenza cardiaca e movimento, sensibile anche ai risvegli di pochi minuti durante la notte).

Tanti altri dati sono accessibili dall’app per smartphone TomTom Sports (QUI per iOS e QUI per Android) o dal software per computer Windows e Mac. I dati sono molto completi anche se non troppo approfonditi, ma si può porre rimedio a tale limite dando accesso ai dati stessi ad app di terze parti, come nel mio caso Salute di iOS o MyFitnessPal. È possibile stabilire obiettivi come il raggiungimento di un peso ideale o di un tempo di attività giornaliero, e monitorare i progressi effettuati con le applicazioni appena citate. Peccato manchi un sistema di incitamento per gli obiettivi stessi, oltre alla visualizzazione di un badge sul bracciale quando l’obiettivo giornaliero viene raggiunto

Voto: 7.5.

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Fonte immagine: Andrea Careddu

Batteria

La batteria è uno dei punti forti di TomTom Touch. Il bracciale intelligente è infatti dotato di una importante autonomia. La ricarica avviene dalla porta microUSB in foto, collegando a computer o alimentatore a muro, e in poco più di un’ora la ricarica è completa. La ricarica completa dura circa 4 giorni, e varia leggermente a seconda dell’intensità d’utilizzo del dispositivo stesso.

Voto: 8.

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Fonte immagine: Andrea Careddu

Prezzo

Il costo ufficiale di TomTom Touch sullo store dell’azienda è di 89.95 euro, mentre su Amazon si può trovare ad una ventina di euro in meno, 69.98 euro. A questa cifra, pur essendo un dispositivo molto basilare, può essere un buon acquisto.

Voto: 7.5.

Conclusioni

Sicuramente TomTom Touch potrebbe essere migliorato sotto diversi punti di vista. Dal dettaglio dei dati sull’attività fisica alle notifiche da app di terze parti sullo smartphone, sino alla resistenza ai graffi dello schermo. Oltre queste lacune però si tratta tutto sommato, secondo me, di un dispositivo di fascia bassa che può essere ottimo come primo approccio al mondo dei bracciali intelligenti, visto il prezzo abbastanza accessibile e le feature di base ma dalla grande utilità per un utente non eccessivamente esigente. Da tenere sicuramente in considerazione come prima smartband.

Voto globale: 7




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