Google attiva Fact Check, come si contrastano le fake news

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Google espande il Fact Check a tutto il mondo, un modo per cercare di arginare al massimo le fake news con cui abbiamo a che fare ogni giorno. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Fact Check: notizie verificate e bufale

Nei mesi scorsi, Google ha reso disponibile un nuovo strumento, Fact Check, negli USA e nel Regno Unito. Uno strumento che consente agli utenti di avere informazioni, nel momento in cui effettuano una ricerca su Google News, sulla veridicità dell’informazione. Una funzionalità necessaria, visto il grande quantitativo di fake news (o bufale, per chi non ama gli anglicismi) a cui siamo esposti tutti i giorni in rete.

Che poi sia necessario un lavoro a monte, sul piano dell’alfabetizzazione degli utenti, è un discorso diverso e sul quale sono completamente d’accordo. Il Fact Check è uno strumento in più che indica a chi effettua la ricerca tra le News se la notizia che sta per leggere è stata o meno considerata affidabile, oppure contrassegnata come fake news.

Come riportato da TechCrunch, i contenuti su cui è stato effettuato il controllo di Fact Check sono contrassegnati dall’omonima etichetta sottostante, come si può vedere nello screenshot di seguito.

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Fonte immagine: TechCrunch https://techcrunch.com/2017/04/07/fact-check-the-world-is-flat/

Come funziona lo strumento

Concretizzando il funzionamento del Fact Check di Google, cercando qualcosa all’interno di Google News (magari per scoprire se ciò che avete visto condiviso da un amico su Facebook è vero o meno) vedrete informazioni sulle notizie provenienti dai siti di fact checking (PolitiFact e Snopes sono quelli citati da TechCrunch) e link agli stessi siti di verifica delle informazioni. Alla fine del riquadro si visualizzerà il verdetto, ovvero se quella notizia è considerata genuina, fake news, oppure una via di mezzo. In Italia il sito più pertinente credo sia Bufale.net, vi invito a seguirlo.

Non è Google quindi a considerare da sé una notizia vera o una bufala. E non è a Google che dovrete segnalare se un’etichetta non vi convince o credete ci sia un errore, ma il sito da cui proviene il giudizio stesso. Non sarà certo il modo definitivo per combattere le bufale, ma sicuramente fornisce al lettore qualche elemento in più per formare la propria opinione in merito ad una notizia, confrontare le fonti e dare vita ad un proprio giudizio, piuttosto che (per esempio) dare per vero il primo titolo letto su Facebook.

P.s. presto Fact Check dovrebbe essere integrato anche tra i risultati delle ricerche Google.




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