Vi spiego perché Facebook copia Snapchat

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Non sai cosa sia Facebook? È la prima volta che senti questa parola? Se è così mi spiace ma questo NON è il post che fa per te: chiudilo.

Scherzo, però c’è da dire che molti considerano Facebook come una piattaforma dove passare tempo in allegria, cazzeggiare, vedere video di gattini, e tante altre bellissime cose. Se siete invece tra coloro che la pensano così, avete ragione. In parte, ma avete ragione, ed ora vi spiego perché, sempre secondo la mia modesta opinione ed esperienza. E vi spiego anche perché Facebook ha copiato (per esempio con le Instagram Stories) e presto copierà ancora Snapchat.

Ricordate Facebook al tempo del boom in Italia? Tra 2009 e 2010, questo è stato il momento in cui la piattaforma di Zuckerberg ha riscosso il maggiore successo nel nostro paese. Io c’ero, ero tra gli utenti della nuova massa e nonostante fossi ancora abbastanza piccolo ricordo come su Facebook circolassero per gran parte cazzate (mi si passi il termine). Una quantità incredibile di vignette dalla dubbia simpatia, freddure – che io ero il primo a condividere, ahimè – e tante ma tante cazzate. Ovviamente qualcuno potrà dire che non c’erano solo cazzate, ma per gran parte dei contenuti, era così.

Sostanzialmente è questo lo scopo dei social network, cazzeggiare e ridere comodamente dal divano. Questo è il motivo per cui tanti – anche io in origine – hanno creato il proprio profilo Facebook, oltre che ovviamente per seguire i propri amici che a loro volta seguivano il cugino o un altro amico, ovvero seguendo la tendenza.

Diciamo insomma che la maggior parte dei contenuti al momento del boom non era certamente caratterizzata dalla serietà di oggi. Se ieri premevo condividi per ogni cazzata, oggi pondero prima di farlo, dò peso a ciò che faccio, perché resta e si vede, lo vedono i miei amici ma soprattutto familiari, potenziali (ed attuali) datori di lavoro, professori, ecc. Insomma quello che posto rimane lì, deve avere un senso, devo calibrare anche il mio pubblicare le cazzate, pena il passare per uno che dello scopo dei social media non ha capito granché. La fase di esplorazione di Facebook è decisamente finita (nonostante ci siano fisiologicamente e purtroppo tanti utenti non proprio consapevoli del mezzo) e siamo passati in quella della maturità di Facebook.

Se anche voi siete in questo gruppo di utenti che possiamo definire consapevoli, capirete cosa intendo quando dico che Facebook (parlo volontariamente di luogo citando Tuten e Solomon di Social Media Marketing che definiscono la presenza in rete del Web 2.0 come percepita allo stesso modo della presenza fisica) non è un social per giovaniFacebook non è il luogo adatto ad un 15enne. I nativi digitali di oggi hanno maggiore consapevolezza della persistenza dei contenuti, anche inconsapevolmente, non vogliono lasciare tracce, non vogliono avere gli occhi dei loro genitori addosso (spesso così accade su Facebook), non vogliono doversi pentire dopo un anno di ciò che hanno pubblicato. Ed ecco perché secondo me i teen amano piattaforme (e relativi contenuti) come Snapchat: contenuti temporanei, che dopo 24 ore scompaiono, che non hanno bisogno di troppe riflessioni per essere pubblicati, che non possono essere salvati in maniera anonima (arriva una notifica in caso di screenshot), che iniziano e finiscono in quel formato, in quel giorno, in quel contesto.

L’errore di Facebook (azzardo a definirlo così consapevole che non si possa trattare di un errore per la piattaforma più utilizzata al mondo con quasi 2 miliardi di utenti) è stato proprio quello di trascurare i giovani. Questa la ragione che, secondo me ma credo sia un fatto abbastanza evidente, ha portato Facebook ha copiare a più riprese Snapchat. Prima con l’introduzione delle Instagram Stories, ed ora preparandosi all’introduzione delle stesse su Stories anche su Facebook (funzionalità attualmente in test secondo quanto riportato da Business Insider UK), Facebook cerca di recuperare terreno con contenuti più leggeri, ora che il callo duro degli utenti è fidelizzato, non si può perdere l’insieme di piccoli potenziali utenti. Riuscirà a recuperare terreno su Snapchat o anche Facebook è destinato ad essere un media solo di passaggio?




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